Il Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) è il documento che dichiara la regolarità contributiva nei confronti di INPS, INAIL e, per le imprese tenute ad applicare i contratti del settore dell’edilizia, di Casse edili. Per ottenere tale documento bisognerà essere in regola anche con le cartelle/avvisi di addebito dell’ex Equitalia. Vediamo come possiamo procedere alla verifica di eventuali pendenze tramite il portale Agenzia Entrate Riscossione e regolarizzare la propria posizione ai fini dell’ottenimento del durc.
SOGGETTI ABILITATI ALLA VERIFICA
Sono abilitati a effettuare la verifica di regolarità:
DOMANDA DI VERIFICA DURC
A decorrere dal 1° luglio 2015, con l’entrata in vigore del decreto ministeriale 30 gennaio 2015, la verifica della regolarità contributiva avviene con modalità esclusivamente telematiche e in tempo reale. La richiesta di verifica può essere effettuata tramite portale Inps o Inail. L’esito positivo della verifica di regolarità genera il Durc online con validità di 120 giorni dalla richiesta.
Se la procedura non fornisce in tempo reale un esito di regolarità, ciascuno degli enti provvede a trasmettere tramite PEC all’interessato o al soggetto da esso delegato l’invito a regolarizzare entro un termine non superiore a 15 giorni dalla notifica dell’invito medesimo.
La verifica è effettuata nei confronti dei soggetti ai quali è richiesto il possesso del Durc: datore di lavoro, con riguardo a tutte le tipologie di rapporti di lavoro subordinato e autonomo, compresi quelli relativi ai soggetti tenuti all’iscrizione obbligatoria alla Gestione Separata e i lavoratori autonomi.
Nel caso in cui al codice fiscale per il quale è richiesta la verifica risulti associato un Durc online in corso di validità, il sistema rinvia allo stesso documento.
VERIFICA DURC AGENZIA ENTRATE RISCOSSIONE
In presenza di pendenze aperte con Agenzia Entrate – Riscossione (ex Equitalia), non risulterà possibile ottenere tale documento. Ma come controllare la presenza di cartelle/avvisi di addebito inps – inail. Uno strumento utile è sicuramente il servizio web offerto dall’ente di riscossione. Basterà, infatti, essere in possesso di una delle modalità di autenticazione: fisconline, , spid, cns. Accedendo alla propria pagina personale, e seguendo il link “consulta e paga” si selezionerà il proprio codice fiscale o partita iva. Consultando la sezione “da saldare” si avrà a disposizione una visione completa di tutta la posizione debitoria. Grazie a questo strumento potremmo verificare la presenza di cartelle INPS e/o INAIL. Attenzione però. Nel caso in cui le stesse cartelle siano oggetto di rateizzazione, rottamazione o sospensione si avrà comunque accesso al durc.
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