Dal 1° Marzo ripartono le notifiche delle cartelle esattoriali dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, ex Equitalia. Sembra sicuro, invece, un rinvio per le rate in scadenza di rottamazione ter e saldo e stralcio per altri due mesi.
RINVIO PER LE RATE DELLA ROTTAMAZIONE TER E SALDO E STRALCIO
Si attende il provvedimento che dovrebbe rinviare le rate in scadenza di rottamazione ter e saldo e stralcio. Infatti, le rate in scadenza dovrebbero essere rinviate di altri due mesi, rientrando nell’attesissimo Decreto Ristori 5 che dovrebbe prendere vita proprio nella giornata dell’ 1 Marzo. Nessuna ufficialità, certo, ma la proroga della sospensione delle rate della ex Pace Fiscale 2019 dovrebbe essere certa, specialmente in virtù delle attuali nuove zone rosse e conseguenti chiusure disposte dall’esecutivo Draghi.
DAL 1° MARZO RIPARTONO LE CARTELLE ESATTORIALI
Purtroppo sì. Da Lunedì 1° Marzo ripartono le cartelle esattoriali. Nessun provvedimento “last minute”, infatti, ha nuovamente bloccato l’invio di circa 50 milioni di atti fermi oramai da Marzo 2020. C’è sicuramente da specificare che la ripartenza delle attività di notifica sarà graduale. Il Governo starebbe lavorando ad un piano ripartito su due annualità, dopo essere intervenuti sul prolungamento biennale dei termini di prescrizione e di decadenza. Non trapelano notizie sulla proroga dei termini di sospensione delle procedure presso terzi e per la “verifica inadempimenti”. Con il Decreto Ristori 5 si attende la possibile riapertura di una nuova rottamazione che dovrebbe essere riservate alle aziende che, durante la pandemia Covid-19, ha subito gravi perdite di fatturato.
LA COMPOSIZIONE DEL “MAGAZZINO RUOLI”
Il valore del carico contabile residuo, affidato dai diversi enti creditori all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000, ammonta a circa 987 miliardi di euro. Con riguardo alla stratificazione del magazzino per anno di riferimento del carico affidato, si rileva che:
• Il 35% del carico residuo da riscuotere, pari a circa 344 miliardi di euro, è relativo a crediti affidati dagli enti creditori fino al 2010, in gestione, quindi, da più di 10 anni;
• il 34%, pari a circa 333 miliardi di euro, è relativo a crediti affidati nel periodo dal 2011 al 2015,
• il restante 31%, pari a circa 310 miliardi di euro è relativo a crediti affidati successivamente al 2015.
Con riguardo invece alla composizione del magazzino in relazione all’ente impositore titolare del credito affidato all’Agente della riscossione, si evidenzia che:
• il 79% del carico residuo da riscuotere, pari a circa 780 miliardi di euro, è relativo a crediti affidati da Agenzia delle entrate;
• l’11,6% da crediti affidati da INPS per un controvalore di 114 miliardi di euro;
• il restante 9,4%, pari a circa 93 miliardi di euro è relativo a crediti di altri enti erariali (5%), INAIL (1%), Comuni (1,9%) e altri enti non erariali, quali, ad esempio, Camere di Commercio, Regioni, Consorzi, Casse di previdenza, Ordini Professionali.
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