La nuova rottamazione quater e il rinvio delle notifiche degli atti dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione al 1 Marzo dovrebbe rientrare in un emendamento collegato al decreto Milleproroghe. Strada più velocemente percorribile a soli tre giorni dalla scadenza dell’attuale sospensione e con la crisi politica ancora in atto.
GLI ATTUALI TERMINI DI SOSPENSIONE
Il CDM aveva previsto il differimento, dal 31 dicembre 2020 al 31 gennaio 2021, dei termini previsti per la notifica degli atti di accertamento, di contestazione, di irrogazione delle sanzioni, di recupero dei crediti di imposta, di liquidazione e di rettifica e liquidazione, nonché degli altri atti tributari elencati dall’articolo 157 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34.
Inoltre, si fissa al 31 gennaio 2021 il termine finale di scadenza dei versamenti, derivanti da cartelle di pagamento, nonché dagli avvisi esecutivi previsti dalla legge, relativi alle entrate tributarie e non, sospesi dall’articolo 68, comma 1, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, termine attualmente stabilito al 31 dicembre 2020.
Si differisce, dal 31 dicembre 2020 al 31 gennaio 2021, la scadenza della sospensione degli obblighi di accantonamento derivanti dai pignoramenti presso terzi effettuati dall’agente della riscossione e dagli altri soggetti titolati, aventi ad oggetto le somme dovute a titolo di stipendio, salario, altre indennità relative al rapporto di lavoro o di impiego, comprese quelle dovute a causa di licenziamento, nonché a titolo di pensione, di indennità che tengono luogo di pensione, o di assegni di quiescenza.
Restano comunque acquisiti, per quanto attiene ai versamenti eventualmente eseguiti nello stesso periodo, gli interessi di mora, le sanzioni e le somme aggiuntive già corrisposti. Restano fermi gli accantonamenti effettuati e restano definitivamente acquisite e non sono rimborsate le somme accreditate nel suddetto periodo.
Restano prive di qualunque effetto le verifiche relative all’adempimento degli obblighi di versamento derivanti dalla notifica di cartelle di pagamento da parte dei beneficiari di pagamenti delle pubbliche amministrazioni (di cui all’articolo 48-bis, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica n. 602/1973) eseguite sempre nel medesimo periodo, per le quali l’agente della riscossione non abbia già notificato l’ordine di versamento. Pertanto, i soggetti pubblici provvedono ad effettuare il pagamento a favore del beneficiario.
LE IPOTESI SU RINVIO NOTIFICHE ED UNA NUOVA ROTTAMAZIONE QUATER
L’attuale crisi di Governo sta mettendo, almeno per il momento, in stand-by l’emanazione del Decreto Ristori 5, al quale doveva essere collegata anche la nuova rottamazione quater e il rinvio delle notifiche degli atti di riscossione. Secondo quanto riportato dall’autorevolissimo quotidiano ItaliaOggi, a tre giorni della ripartenza dell’ attività di riscossione, si starebbe pensando di inserire nel decreto Milleproroghe un ulteriore rinvio delle cartelle e tutti gli atti di riscossione al 1 Marzo ( termine ultimo di pagamento delle rate sospese di rottamazione ter e saldo e stralcio). Per quanto riguarda, invece, la nuova rottamazione quater dovrebbe riguardare tutti i ruoli dal 2015 in poi. La rottamazione dovrebbe essere accompagnata anche da una nuova edizione del saldo e stralcio ricalcando il modello del 2019.
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