Riscossione: nuova sospensione delle cartelle esattoriali fino a Maggio

Nuova sospensione a Maggio 2021 per l’invio degli oltre 54 milioni di atti, tra cartelle esattoriali e accertamenti dell’Agenzia – Riscossione, ex Equitalia. Secondo alcune indiscrezioni il nuovo stop riguarderà anche procedure esecutive, pagamenti di cartelle e piani di rateizzazione.

 

I TERMINI DI SOSPENSIONE AL 28 FEBBRAIO

I provvedimenti legislativi emanati nel periodo di emergenza Covid-19 hanno differito al:

• 28 febbraio 2021 il termine “finale” di sospensione del versamento di tutte le entrate tributarie e non tributarie derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di addebito e avvisi di accertamento affidati all’Agente della riscossione.
• 1° marzo 2021 il termine di pagamento delle rate in scadenza nell’anno 2020 della “Rottamazione-ter” e del “Saldo e stralcio”, precedentemente fissato al 10 dicembre 2020 dal DL n. 34/2020 “Decreto Rilancio”. A tale scadenza non si applicano i cinque giorni di tolleranza.
• 28 Febbraio 2021 i termini di sospensione per l’invio di nuove cartelle esattoriali, accertamenti fiscali e l’avvio di nuove procedure esecutive.

 

NUOVA SOSPENSIONE A MAGGIO 2021

La nuova sospensione dovrebbe riguardare:

• i versamenti in scadenza nel periodo dall’8 marzo al 30 Aprile 2021, derivanti dalle cartelle di pagamento, dagli avvisi di addebito e dagli avvisi di accertamento esecutivi affidati all’Agente della riscossione che dovranno essere effettuati entro il Maggio;
• l’avvio di nuove procedure esecutive ( fermo amministrativo, ipoteche, pignoramenti presso terzi);
• il pagamento della rate in scadenza di rottamazione  ter e saldo e stralcio.

 

I NUMERI DELLE REGIONI

Differenti i numeri in base alle regioni, con il Lazio in testa con circa 1.585.000 di cartelle in arrivo, seguono Campania con 1.095.000 cartelle, Lombardia con 961.000 e la regione Puglia con 950.000. Delle 9 milioni di cartelle esattoriali, però, circa il 90% è costituito da debiti al di sotto dei 5.000 euro, con il 70% al dei 1000 euro, con percentuali vicine all’82% in Liguria e Toscana. Per quanto riguarda la tipologia di debiti circa il 36% riguarda cartelle dell’Agenzia delle Entrate, il 18% Violazioni del Codice della Strada e tributi locali, che in alcune regioni come Campania e Calabria tocca percentuali superiori al 40%.

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