Successo per la Cambiale Agraria Ismea – CAP10, ma in tantissimi aspettano ancora gli esiti. Possibile un nuovo finanziamento della misura?
BOOM DI DOMANDE
Considerato l’eccezionale numero di domande presentate, l’Ismea ha disposto la chiusura del portale della nuova cambiale agraria e della pesca. Infatti, “le richieste pervenute hanno ampiamente superato il budget di 20 milioni di euro messi a disposizione dall’ISMEA. Sono già state presentate 2.749 domande per un importo complessivo di quasi 70 milioni di euro. Di queste, 2.636 interessano il settore agricolo mentre 113 quello della pesca. Ancora una volta, le numerose richieste pervenute testimoniano l’esigenza di mettere a disposizione delle imprese agricole strumenti efficaci, a zero burocrazia e in grado di fornire un ristoro immediato soprattutto in un periodo complesso come quello attuale.
Nella prima edizione della cambiale agraria e della pesca erano stati messi a disposizione delle imprese agricole e della pesca 60 milioni di euro che hanno contribuito a dare liquidità ad oltre 2.300 imprese”.
DIFFERENZA TRA LE DUE EDIZIONI
La seconda edizione della Cambiale Agraria e della Pesca si presentava pressochè identica dal punta di vista dei requisiti, preammortamento e del massimale di 30.000 euro. Nella nuova edizione veniva previsto un differente piano temporale di rimborso:
due rate scadenti rispettivamente a 36 e 48 mesi dalla data di erogazione, di valore pari ad 1/8 del valore nominale;
una rata scadente a 60 mesi dalla data di erogazione, di valore pari 3/4 del valore nominale.
Alla scadenza dei 60 mesi dalla data di erogazione, la PMI può scegliere:
se rimborsare l’intera rata, oppure
pagare 1/8 del valore nominale e chiedere l’allungamento per ulteriori cinque anni, emettendo n. 5 cambiali (agrarie o della pesca) con scadenza rispettivamente a 12, 24, 36, 48 e 60 mesi, tutte di importo pari ad 1/8 del valore nominale del Finanziamento.
Nella prima edizione si prevedeva il rimborso in tre rate rispettivamente a 36,48 e 60 mesi dall’erogazione del finanziamento.
ESITI ANCORA NON PERVENUTI: POSSIBILE RIFINANZIAMENTO?
Tantissime, come confermato anche dal comunicato di Ismea, sono state le richieste pervenute andando a superare ampiamente i fondi destinati. Sicuramente sappiamo che i beneficiari, cioè coloro che sono riusciti a protocollare per primi le domande, hanno potuto sottoscrivere il contratto nei mesi di Novembre e Dicembre 2020. Per gli altri, però, non sono arrivate comunicazioni di eventuale diniego e/o di esaurimento dei fondi. Stando ad alcune voci, infatti, sembrerebbe che per tutti coloro che sono riusciti ad inviare le domande ci sia la possibilità di un rifinanziamento della misura e che quindi tutte le domande “idonee” possano essere ri-finanziate. Quindi, bisognerà attendere ancora.
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