L’ Arbitro Bancario Finanziario ( ABF ) è un sistema di risoluzione alternativa delle controversie (ADR) che possono sorgere tra i clienti e le banche e gli altri intermediari in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari. Tale sistema, di conseguenza, risulta alternativo rispetto alla giustizia ordinaria, rappresentando una alternativa veloce ed economica. L’ABF è competente per controversie su azioni e comportamenti successivi al 1 Gennaio 2009.
COMPOSIZIONE TERRITORIALE DELL’ABF
L’ ABF si articola sul territorio nazionale in sette Collegi: Bari, Bologna, Milano, Napoli, Palermo, Roma e Torino. La composizione di ciascun Collegio assicura che siano rappresentati gli interessi dei diversi soggetti coinvolti.
In ciascun Collegio l’Organo decidente è composto da cinque membri:
Il Presidente resta in carica per cinque anni e gli altri membri per tre anni; il mandato è rinnovabile una sola volta. Tutti i componenti devono possedere requisiti di esperienza, professionalità, integrità e indipendenza.L’attività di segreteria tecnica per ciascun Collegio è svolta da personale della Banca d’Italia.
Le sette segreterie tecniche hanno il compito di:
INTERMEDIARI ADERENTI
Secondo le disposizioni che regolano l’Arbitro Bancario Finanziario gli intermediari iscritti in albi o elenchi tenuti dalla Banca d’Italia, aderiscono al sistema stragiudiziale e possono essere destinatari di ricorsi.
Si tratta in particolare di:
Le banche e gli intermediari esteri che hanno sede in un altro Stato membro dell’Unione Europea e operano in Italia in regime di “libera prestazione di servizi” non sono obbligati ad aderire all’ABF, purché aderiscano o siano sottoposti a un sistema stragiudiziale estero partecipante alla rete Fin-Net. In quest’ultimo caso il cliente può comunque rivolgersi al sistema ABF, che lo mette in collegamento con il sistema equivalente del paese in cui l’intermediario opera.
I NUMERI DELL’ARBITRATO BANCARIO E FINANZIARIO
Stando all’ultima relazione annuale, nell’anno 2019 sono stati presentanti all’Arbitrato Bancario 22.059 ricorsi. La maggior parte dei ricorsi, il 48%, ha riguardato la cessione del quinto. Sul totale dei ricorsi presentati il 58% delle decisioni è stato favorevole ai contribuenti, con un riconoscimento di circa 28 milioni di euro alla clientela.
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