In arrivo la nuova misura Ismea ‘Donne in campo’ che prevede l’erogazione di mutui a tasso agevolato fino a 300.000 euro progetti per lo sviluppo o il consolidamento di aziende agricole, attraverso investimenti nel settore agricolo e in quello della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.
REQUISITI
Alla data di presentazione della domanda, le imprese devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
a) essere regolarmente costituite ed iscritte nel registro delle imprese;
b) esercitare esclusivamente l’attività agricola ai
sensi dell’art. 2135 del codice civile;
c) essere amministrate e condotte da una donna, in possesso della qualifica di imprenditore agricolo o di coltivatore
diretto come risultante dall’iscrizione nella gestione previdenziale agricola ovvero, nel caso di società, essere composte, per oltre la metà numerica dei soci e delle quote di partecipazione, ed amministrate, da donne, in possesso della qualifica di imprenditore agricolo o di coltivatore diretto come risultante dall’iscrizione nella gestione previdenziale agricola;
d) avere sede operativa nel territorio nazionale.
e) essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
SPESE AMMISSIBILI
Per la realizzazione del progetto sono ammissibili alle agevolazioni le seguenti spese:
a) studio di fattibilità, comprensivo dell’analisi di mercato;
b) opere agronomiche e di miglioramento fondiario;
c) opere edilizie per la costruzione o il miglioramento di beni immobili;
d) oneri per il rilascio della concessione edilizia;
e) allacciamenti, impianti, macchinari e attrezzature;
f) servizi di progettazione;
g) beni pluriennali;
h) acquisto di terreni;
i) formazione specialistica dei soci e dei dipendenti del soggetto beneficiario, funzionali e commisurati alla realizzazione del progetto.
INIZIATIVE AMMISSIBILI
I progetti finanziabili devono perseguire almeno uno dei seguenti obiettivi:
a) miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell’azienda agricola mediante una riduzione
dei costi di produzione o un miglioramento e riconversione della produzione e delle attività agricole connesse;
b) miglioramento delle condizioni agronomiche e ambientali, di igiene e benessere degli animali purché non si tratti di investimenti realizzati per conformarsi alle norme dell’Unione europea;
c) realizzazione e miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all’ adeguamento ed alla modernizzazione dell’agricoltura.
I progetti non possono essere avviati prima della presentazione della domanda e devono concludersi entro ventiquattro mesi dalla data di ammissione alle agevolazioni.
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